Polemiche sul Biglietto per la “Via dell’Amore” nelle Cinque Terre

Una riapertura attesa ma controversa

La regione pittoresca della Liguria attira turisti. Questi provengono da tutto il mondo. Il motivo? Le incantevoli Cinque Terre. Ma l’apertura recente della “Via dell’Amore” ha creato polemiche. Sono legate all’accesso e al costo del biglietto. Questo percorso è molto amato. È stato chiuso per 13 anni a causa di una frana. Ha riaperto il primo luglio di quest’anno. Ma l’entusiasmo è diminuito per una decisione. L’accesso è limitato a 30 visitatori ogni mezz’ora. Devono essere accompagnati da una guida ufficiale a pagamento.

La decisione della sindaca di Riomaggiore

La decisione di imporre un biglietto per la “Via dell’Amore” è stata presa dalla sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia. Secondo la sindaca, questa regolamentazione è necessaria per motivi di sicurezza e per garantire un’esperienza consapevole ai visitatori. Inoltre, è stato annunciato che l’anno prossimo verrà aperto un museo a cielo aperto nella zona. Tuttavia, questa decisione ha sollevato un acceso dibattito tra i comuni vicini di Monterosso, Vernazza e Corniglia, che non accettano l’esclusione del biglietto per la “Via dell’Amore” dalla “Cinque Terre card”.

Una questione di inclusione e coesione

La “Via dell’Amore” è da tempo nota per la sua bellezza e il suo romanticismo. Prima della chiusura nel 2012, il sentiero attirava annualmente 870.000 visitatori desiderosi di immergersi nell’atmosfera unica delle Cinque Terre. La sua riapertura parziale è stata accolta con entusiasmo, ma la richiesta di un biglietto a pagamento ha scatenato un dibattito acceso sulla gestione del turismo e sull’accessibilità.

I comitati di Monterosso, Vernazza e Corniglia hanno reagito. Hanno lanciato una campagna sui social media. Il titolo è “L’amore non ha prezzo”. Sostengono una cosa. Il biglietto per la “Via dell’Amore” dovrebbe essere nella “Cinque Terre card”. Questa card permette di accedere a sentieri e servizi della zona. Il costo è forfettario, 7,50 euro. I sindaci di questi comuni hanno un’opinione. L’esclusione del sentiero dalla card potrebbe creare problemi. Potrebbe mettere a rischio l’unità tra i comuni. Potrebbe influire sull’offerta turistica della zona.

La necessità di trovare un equilibrio

Nonostante le polemiche, la sindaca di Riomaggiore si mantiene ferma nella sua decisione. Tuttavia, ha lasciato aperta la possibilità di includere il percorso nella “Cinque Terre card” in seguito a un dibattito costruttivo. La sindaca afferma che consentire il libero transito su quei 160 metri di sentiero non è praticabile, considerando l’afflusso di visitatori e residenti nella zona. Sottolinea inoltre la necessità di sviluppare un nuovo modello di turismo che tenga conto delle esigenze dei residenti e che garantisca un’esperienza di qualità per i visitatori.

Il futuro delle Cinque Terre e delle comunità che le ospitano

Le polemiche sul biglietto per la “Via dell’Amore” nelle Cinque Terre continuano a infiammare il dibattito tra i comuni interessati. I residenti e le autorità locali cercano un accordo. L’obiettivo è il turismo sostenibile. C’è un equilibrio da trovare tra accessibilità e tutela dei luoghi di pregio. Queste sono sfide importanti per le Cinque Terre e le sue comunità. Si cerca di trovare soluzioni. Queste devono soddisfare residenti e visitatori. Il motivo? Preservare la bellezza e il fascino di questa regione unica al mondo.

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